LATISANA. Carabinieri, «presidio di legalità e sicurezza». Quale momento migliore per ricordarlo se non la cerimonia in onore dell’appuntato dei carabinieri Enea Codotto, morto 33 anni fa a Padova...
LATISANA. Carabinieri, «presidio di legalità e sicurezza». Quale momento migliore per ricordarlo se non la cerimonia in onore dell’appuntato dei carabinieri Enea Codotto, morto 33 anni fa a Padova durante una sparatoria con i terroristi, celebrata nei giorni scorsi nella chiesa parrocchiale di Gorgo, paesino natale dell’appuntato medaglia d’oro.
E un ringraziamento all’impegno profuso a tutela delle comunità locali e contro ogni forma d’illegalità, è arrivato proprio dal comandante della Compagnia dei carabinieri di Latisana, Filippo Sautto, che si è rivolto ai suoi uomini, «quotidianamente impegnati a far sentire la presenza rassicurante dello Stato e a recepire le istanze dei cittadini», sottolineando l’importanza della presenza nel territorio delle Stazioni carabinieri.
La cerimonia, organizzata nel bicentenario di fondazione dell’Arma, è stata officiata dal cappellano militare don Francesco Argenterio, alla presenza del comandante provinciale carabinieri di Udine, Roberto Del Piano e del comandante della Legione carabinieri generale Flavio Garello che ha consegnato a Danilo Codotto, fratello del militare decorato, un attestato a firma del comandante generale dell’Arma dei carabinieri, Leonardo Gallitelli, con il quale l’alto ufficiale, a nome dell’istituzione tutta ha voluto ricordare e rinnovare la sua riconoscenza all’appuntato Enea Codotto.
La cerimonia si è svolta nell’undicesimo anniversario dall’attentato di Nassiriya e proprio ai militari morti in Iraq è stato dedicato un momento di ricordo.(pa.ma.)
FONTE: Messaggeroveneto. 18 novembre 2014
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